2019

2019

Buon Anno.

Cominciamo un anno nuovo, con l’intima speranza di trovare il set up miracoloso per il nostro dlg, di imparare a fiutare le termiche meglio di un cane da tartufi, di farsi beffe del campione del mondo del lancio del disco…

In attesa che i miracoli avvengano ringrazio tutti coloro che hanno contribuito in qualche modo ad alimentare la categoria, che fosse nell’ospitare un evento,  dedicare la propria attenzione a nuovi praticanti, curare il sito F3K Italia, collaborare nei campi di gara senza dare per scontato che tutto fosse dovuto.

Possiamo ritenerci orgogliosi di ospitare ogni anno la prima gara internazionale, la Euro Contest e World Cup di Carisio a Vercelli, che ormai annovera oltre cinquanta concorrenti di tutta Europa.

Saremo presenti a luglio, con una formazione “interessante”, ai campionati del mondo in Ungheria, .

Abbiamo piloti di altissimo livello, alcuni costantemente ai vertici di gare internazionali, altri che stanno completando la loro crescita. Auguriamoci che il 2019 sia l’anno che li premi dei sacrifici fatti in quelli precedenti.

Sacrifici. Che vuol dire dedizione ed attenzione per i modelli, cura ed allenamento per il proprio fisico, ore di allenamento col naso per aria per capire le dinamiche delle ascendenze, dove o come trovarle.  Alcuni elementi comuni ad altre categorie, la prestazione atletica invece nostra prerogativa. Riconosco che questo rappresenti un freno per chi comincia o si avvicina a curiosare ma…se ho vinto una Open alla mia età quasi da pensionato allora mai dire mai, come garantisco che la gratificazione è enorme.

Quindi il messaggio che trasmetto, a chi attratto ma titubante è: non fatevi intimorire.

Sono confidente che il 2019 risulterà ancora più appagante durante i nostri incontri.

Abbiamo goduto di gare in cui l’atmosfera è stata quella che sempre ci siamo auspicati: cordiale, serena, collaborativa ed amichevole. Le gare Open di Fermo, Anghiari e Roma ne sono state di esempio.

Che vuol dire che si riesce a competere tra di noi senza bisogno di essere nemici anche fuori dal campo.

Si è affacciato dalla finestra uno Junior, Alessandro, che si è rivelato subito da podio.

Contiamo di rivederlo, anche per usufruire dei suoi consigli e di quelli del suo Babbo.

Nel 2019 avremo un calendario abbastanza fitto, tra eventi internazionali, Campionato italiano e gare Open.

Sette gare Open da marzo ad ottobre, da Torino a Roma, con la probabilità che se ne aggiunga ancora qualcuna.

Una internazionale a Vercelli.

Tre di campionato italiano.

Almeno tre ET facilmente raggiungibili dall’Italia: Austria, Ptui e Svizzera.

Direi che sia per i licenziati FAI che per i non ci sia da divertirsi, a meno di aspettare di partecipare solo alla gara sotto casa.

Il calendario 2019 è disponibile su questo sito.

La finale di Trofeo Italia si svolgerà a Roma ad ottobre. La formula ricalcherà quella ideata da Papà Pers, in cui si acquisisce punteggio in ogni gara a cui si si partecipi, sia essa una internazionale che una Open “pane e salame”. Punteggio in millesimi, al meglio delle quattro, comprese quelle del week end conclusivo a Roma. I migliori in classifica si giocheranno il Trofeo nei Fly Off.

Stiamo imbastendo un Open Day, dedicato a chi di dlg non sa niente ma ne vorrebbe sapere di più.

Ci affideremo a chi è già stato organizzatore di un incontro di questo tipo, pubblicizzando per tempo ed in modo incisivo luogo, data e programma.

Da menzionare anche la prossima sperimentazione in campo della App per smartphone, di cui Giammi Battistella ne è ideatore e realizzatore, che potrebbe implementare o sostituire l’attuale sistema di cronometraggio e di gestione della gara e delle singole prove.

Nota di orgoglio nazionale: in Italia godiamo di tre costruttori di modelli di altissimo livello (Giammi ed il suo Trill, Gianmarco col suo S2, Federico con il suo Uranio), ed in oltre il progettista e costruttore del Hunter, Alex Vagis, si è trasferito per lavoro in Italia e collabora con qualcuno dei suoi concorrenti italiani: complimenti!

Ultima nota: nei due anni passati abbiamo provato a dedicare maggiore attenzione ai possessori di dlg del tutto inesperti, nella speranza di creare uno stimolo per una maggiore frequentazione del circolo F3K. Non è stato un successo, tanto che a Prato, in una giornata dedicata a loro, abbiamo avuto un solo nuovo, ed occasionale, discepolo. Per cui ritengo che la strada battuta da quasi tutti gli attuali praticanti sia l’unica percorribile: presentarsi in una Open ed imparare domandando e facendosi consigliare. Però chiedo anche ai piloti collaudati di non chiudersi nel loro guscio ma dare la massima disponibilità ai nuovi arrivati, come farsi anche apostoli della categoria, che più saremo più ci divertiremo. Del resto le Open hanno questa finalità, che se non ci fosse stato chi ci ha insegnato e non avessimo avuto la voglia di imparare non avremmo contratto il “virus” resistente ad ogni forma di antibiotico.

Buon 2019

Ciura